
Emodance: Progetto Fisioterapico ed Educazionale nel
Paziente Emofilico mediante percorso con Balli Caraibici
A. Frizziero, P. Finotti, J. Gamberini, G. Piran, A. Vianello, S. Masiero
Azienda Ospedaliera – Università degli Studi di Padova
Introduzione
La patologia emofilica si caratterizza per la frequente insorgenza, in seguito a traumi lievi o ad attività intense, di sanguinamenti articolari ed extra-articolari. L’associazione della terapia riabilitativa all’infusione di fattore della coagulazione può migliorare la funzionalità articolare e la qualità di vita dei pazienti, che, tuttavia, spesso conservano alcune limitazioni nella partecipazione sociale in ambito sportivo e ludico-ricreativo. Questo progetto, denominato Emodance, ha lo scopo di valutare gli effetti e la sicurezza del ballo caraibico associato ad un mirato programma fisiokinesiterapico in soggetti emofilici di giovane età.
Materiali e Metodi
4 giovani soggetti emofilici sono stati suddivisi in due gruppi: sperimentale (GS) e controllo (GC). Il GS è stato sottoposto ad un programma di esercizi specifici (mirati al miglioramento di articolarità ed elasticità muscolare) associati ad una lezione di ballo caraibico, mentre il GC solo alla pratica del ballo, con sedute bisettimanali per un periodo di due mesi. Sono state effettuate valutazioni pre-trattamento e ad un follow-up di un mese mediante: Haemophilia Joint Healt Score (HJHS), Haemofilia Activity List (HAL), scala MRC per la forza dei principali gruppi muscolari degli arti inferiori, test di Thomas e Straight Leg Raise (SLR) per lunghezza ed elasticità di flessori d’anca ed ischiocrurali, scala NRS per il dolore, questionario di gradimento.
Risultati
Tutti i soggetti hanno riportato un miglioramento del ROM articolare in assenza di emartri, nonché una riduzione del punteggio nella scala HJHS; in aggiunta, il GS ha manifestato un miglioramento più evidente rispetto al GC per quanto riguarda l’aumento dell’elasticità muscolare e il punteggio alla scala HAL.
Conclusioni
La proposta del Ballo Caraibico come attività ludico-ricreativa è risultata, per entrambi i gruppi, un’esperienza positiva in termini di socializzazione e benessere psico-fisico globale. Inoltre, lo svolgimento di uno specifico percorso fisioterapico di preparazione al ballo ha dimostrato di garantire un beneficio aggiuntivo a livello di elasticità e forza muscolare e qualità della vita. Infine, l’assenza di eventi avversi (in primis emartri) in entrambi i gruppi dimostra che il ballo caraibico può rappresentare un’attività ludico-ricreativa sicura per i soggetti emofilici.
Frizziero A., Finotti P., Gamberini J., Piran G., Vianello A., Masiero S.
Ricerca: Sempre la pratica deve essere edificata sopra la buona teorica
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